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Costantino Gorini: il pioniere della batteriologia

18 aprile 2024

Passeggiando tra le vie di Città Studi, il quartiere di Milano che ospita le principali Università della città, ci imbattiamo in una targa che ricorda il batteriologo Costantino Gorini.

Chi era questo scienziato? Ve ne parliamo su Fatti, non fake!


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Costantino Gorini: il pioniere della batteriologia





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Il pioniere dell'igiene e della batteriologia

Costantino Gorini nasce a Rimini il 9 gennaio del 1865 e nel 1890 si laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Pavia. Fin dai primi studi universitari si appassiona “all’infinitamente piccolo” e decide di concentrare le sue ricerche sui microrganismi.

 

A fine ‘800 si trasferisce a Roma e poi a Milano, dove fonda il primo laboratorio italiano di batteriologia agraria presso la Scuola Superiore di Agricoltura.

 

Meticoloso e attento, è tra i primi scienziati a dimostrare lo stretto legame tra i batteri e la diffusione delle malattie infettive. I suoi studi sulla trasmissione del colera e della tubercolosi si rivelano fondamentali per ideare strategie di prevenzione delle epidemie e nuove misure igieniche, come la disinfezione delle acque potabili.

La ricerca: motore del progresso scientifico

Gorini studia, scrive, osserva – soprattutto! –  e non smette mai di annotare tutto quello che scopre durante le sue indagini negli allevamenti a contatto con gli animali.

 

I suoi studi sulla fisiologia batterica, pubblicati su numerose riviste specialistiche di fama internazionale, migliorano sensibilmente le ricerche nel settore agricolo-industriale e lattiero-caseario. Preziose sono le sue pubblicazioni sulla coagulazione, la sterilizzazione e l’identificazione dei batteri termofili del latte; da queste prende forma l’elaborazione di alcuni accorgimenti igienici per la mungitura e la conservazione del latte.

 

Gorini è stato dunque un vero e proprio pioniere della batteriologia. Le sue indagini sulle chinasi batteriche – un gruppo particolare di enzimi -, sulla fisiologia e sull’impiego dei fermenti e batteri lattici, gli consentono di comprendere, sempre più, la complessità dei processi che governano la vita.

 

Gorini capisce, infatti, che le differenze tra questi microrganismi risiedono soprattutto nelle loro attività fisiologiche, piuttosto che morfologiche. Per identificare un fermento lattico da un altro non basta conoscerne la forma, ma occorre fare un passaggio ulteriore, studiandone le attività fisiochimiche. È proprio in questo dialogo tra biologia e chimica che inizia a trovare risposte alle sue domande sui batteri.

 

Le sue ricerche non si fermano alla batteriologia ma si estendono allo studio delle postazioni scolastiche e stabilisce alcune regole sul “banco igienico”: è necessario che piano e sedile si adattino a ogni scolaro per garantire la posizione più funzionale e comoda durante le ore di lezione.

 

La fama internazionale e i riconoscimenti

Membro di numerose società scientifiche, Gorini ha ottenuto negli anni molti riconoscimenti, tra cui il premio Reale per la biologia dell’Accademia nazionale dei Lincei nel 1915 e nel 1923 la medaglia d’oro dell’Académie d’agriculture de France.

 

I lavori scientifici, l’impegno instancabile nella ricerca e la sua determinazione nel cercare soluzioni innovative hanno reso Gorini un punto di riferimento nella lotta contro le malattie infettive e nel progresso delle conoscenze in campo batteriologico.

Fonti:

Reale Accademia dei Lincei

“Il banco di scuola: una storia lunga 500 anni” (Focus)