Forse non sai

Star Wars Day e la spada laser

4 maggio 2023

Siete tra quelli che hanno sognato almeno una volta di accarezzare un ewok o di pilotare il Millennium Falcon a fianco del mitico Chewbecca? Beh, allora buon Star Wars Day! La saga di quella “galassia lontana lontana” ha conquistato ben tre generazioni e continua ad affascinare i più giovani, grazie alle nuove serie tv che prendono ispirazione dagli storici protagonisti.

 

Come dimenticare gli insegnamenti di Yoda al giovane Luke sul paludoso pianeta Dagobah? È qui che il giovane Skywalker prende confidenza con la leggendaria spada laser, diventato il giocattolo più desiderato in assoluto da grandi e bambini del Pianeta… Terra. Ma in questa arma magica e leggendaria è pura immaginazione o ha un qualche fondamento scientifico? Scopriamolo insieme!


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Star Wars Day e la spada laser





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Una tecnologia tutt’altro che fantascientifica

Siamo nel 1917 quando Albert Einstein getta le basi per la futura tecnologia laser, annunciando il fenomeno dell’”emissione stimolata” di luce (“fotoni” in termini di particelle), ma bisogna attendere fino al 1960 per assistere alla costruzione del primo prototipo presso gli Hughes Research Laboratories.

 

È proprio il caso di dirlo: la tecnologia L.A.S.E.R. (Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation), appena mezzo secolo dopo la sua scoperta, ha rivoluzionato totalmente molte branche della scienza e della tecnologia; anche in una disciplina come la chimica il laser è ormai diventato uno strumento essenziale.

 

Il laser, in chimica, permette di caratterizzare la materia misurandone la composizione e le proprietà, ma è possibile sfruttarne le caratteristiche anche per indurre e rilevare trasformazioni della materia in tempo reale.

Star Wars vs realtà della tecnologia laser

Ma quanto di ciò che i film di Star Wars ci hanno sempre fatto immaginare sulle spade laser è scientificamente corretto? Spoiler: purtroppo non tanto.

 

Gli avvincenti duelli della saga ci hanno abituati a spade laser rumorose e luminescenti, ma se pensiamo al classico puntatore laser, noteremo che di solito si vede solo un pallino rosso sulla superficie indicata e non un faro di luce completo, che – al contrario – diventa visibile solo nel momento in cui “si scontra” con qualcosa in grado di rifletterlo, come del pulviscolo o del particolato. Il laser è infatti silenzioso e invisibile al buio. Inoltre, se negli innumerevoli duelli della saga la spada laser appare con una lunghezza finita e precisa, nella realtà potrebbe essere infinitamente lunga.

 

Una spada laser, per funzionare, dovrebbe essere alimentata o è in grado di vivere di vita propria? Se volessimo farla funzionare realmente bisognerebbe utilizzare una quantità di energia pari a quella necessaria per alimentare circa 15 mila case, ma come ben potete immaginare non è possibile – almeno per ora – produrre quel quantitativo di energia. Un’alternativa potrebbe essere quella di collegare la spada a un cavo ad alta tensione: decisamente poco comodo durante un duello…

 

Le proiezioni fantastiche di una spada laser non finiscono qui: la lama laser è fatta di luce e non ha massa, sarebbe proprio difficile impugnare un’elsa nella quale si andrebbe a concentrare l’intero peso della spada. Un problema che i duellanti di Star Wars evidentemente non avevano: i guerrieri Jedi sono infatti sempre precisissimi nell’utilizzare la spada durante i loro combattimenti, incrociando le “lame” di fasci laser con grande clangore… ma anche questo, come avrete capito, è pura fantasia.

 

Ora che il laser non ha più segreti siete pronti, con un po’ di immaginazione, per diventare moderni guerrieri Jedi?

Fonte:

Luca Perri, “La Scienza di Guerre Stellari”