Praticamente tutti gli oggetti della nostra vita quotidiana sono fatti da sostanze chimiche, ottenute partendo da elementi della chimica di base; guardiamo la stanza dove ci troviamo ora, senza la chimica tutto ciò che ci circonda scomparirebbe!
Solo per fare qualche esempio: guardate il pc o lo smartphone da cui state leggendo: senza il silicio non esisterebbero, così come i tablet e la console per giocare con i videogame.
L’etilene e il propilene sono indispensabili per produrre un’infinità di oggetti: prodotti medicali, articoli sportivi, oggetti di design, imballaggi, paraurti e serbatoi per le automobili e così via.
Senza l’ammoniaca, costituente principale per la produzione dei fertilizzanti, non avremmo frutta e verdura in abbondanza.
Se ci venisse a mancare lo zolfo, non potremmo produrre la gomma per i pneumatici delle nostre automobili.
Per non parlare dell’acido solforico, importante nel trattamento, dei detergenti e dei pigmenti, quindi dei colori, nonché dell’acqua.
Non potremmo certamente rinunciare al cloro, che rende le acque potabili e che, così come l’ipoclorito di sodio, è un formidabile disinfettante, come abbiamo dovuto imparare in questi anni, per far fronte al dilagare del virus.
E il bicarbonato di sodio? Non ci è utile solo in cucina e nella pulizia, ma è anche un elemento fondamentale nell’alimentazione animale e per l’industria farmaceutica.
Mi fermo qui, ma l’elenco sarebbe lunghissimo: non a caso si usa dire che gli elementi della chimica di base sono “l’alfabeto della terra e di tutto l’universo”!
L’offerta che proviene dall’attività della chimica di base è praticamente infinita ed è fatta di scoperte scientifiche rivoluzionarie, vere pietre miliari del nostro progresso, ma anche di miglioramenti continui, piccoli passi che ci hanno portato lontanissimo da carestie e privazioni, allungando la nostra vita e rendendola sempre più confortevole.
Senza la ricerca chimica questo cammino si dovrebbe fermare e lì si arresterebbe anche il nostro futuro.
Perché questo non avvenga occorre tanto impegno e un po’ di consapevolezza: i produttori devono migliorarsi continuamente sul fronte della sostenibilità, limitando il più possibile l’impatto sull’ambiente delle loro attività, minimizzando il consumo delle risorse, riutilizzandole in un’ottica di circolarità. Le istituzioni devono vigilare affinché il delicato passaggio della transizione ecologica, che tutti auspichiamo, avvenga in modo rispettoso, con obiettivi concretamente perseguibili, senza scompensi o, peggio, insostenibili fughe in avanti.
Anche ai cittadini spetta un ruolo importante, cioè accompagnare questo passaggio con mente aperta e comportamenti adeguati: ad esempio, invece di pensare di eliminare dalla nostra vita materiali preziosi, come la plastica, impariamo a non disperderli nell’ambiente e a valorizzarli, collaborando alla raccolta per avviarli al riciclo.
Anche in questo, la chimica di base ci sta offrendo soluzioni determinanti: penso ad esempio al riciclo chimico, che ci consente di recuperare in toto i nostri scarti, dando loro vita nuova al pari di una materia prima.
Abbiamo di fronte una sfida epocale: affrontiamola con gli strumenti giusti e col contributo di tutti; la chimica ci accompagnerà, mettendosi come sempre al servizio dei nostri desideri.
Marco Chiappani
Presidente di Federchimica – Assobase