Forse non sai

Chimica delle meraviglie

Lo spettacolo luminoso dell’aurora boreale

29 gennaio 2024

Gli esperti ci dicono che sarà un anno particolarmente favorevole per osservare le aurore boreali e, soprattutto, sarà possibile ammirare questo spettacolo luminescente in luoghi dove solitamente sarebbe impossibile.
Come mai tutto questo? Scopriamolo insieme.


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Lo spettacolo luminoso dell’aurora boreale





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Una questione tutt’altro che magica

Osservando lo spettacolo dell’aurora boreale si è facilmente portati a pensare che sia un fenomeno magico; mettiamo da parte le ipotesi ‘potteriane’ e cerchiamo di capire insieme il motivo di queste apparizioni luminose.

L’aurora boreale, visibile in un’area chiamata “zona aurorale” o “ovale aurorale”, è un affascinante spettacolo dove ottica ed elettromagnetismo si ‘scontrano’ armoniosamente. È infatti il risultato della collisione tra le particelle cariche del Sole – elettroni e protoni – e le particelle gassose nell’atmosfera terrestre.
Gli elettroni e i protoni, provenienti dal Sole e respinti dal campo magnetico terrestre, vengono indirizzati al Polo Nord e al Polo Sud, dove riescono facilmente a insinuarsi nella magnetosfera. Qui gli elettroni, carichi di energia, colpiscono gli atomi o le molecole di gas – principalmente ossigeno e azoto – e trasferiscono loro la propria energia, che viene poi emessa sotto forma di luce visibile. Così nasce il fenomeno luminoso dell’aurora boreale!

Più aurore per tutti al “massimo… solare”!

Il 2024 sarà l’anno delle aurore boreali, l’occasione, per tutti coloro che non sono mai riusciti ad avvistarne una, di godersi questo incredibile spettacolo. Sarà infatti possibile ammirarne un numero maggiore e, per di più, in luoghi dove normalmente questo fenomeno non è rilevabile.

Il Sole, in questi mesi, sta raggiungendo il cosiddetto “massimo solare”, ovvero il picco del suo ciclo che dura da circa 11 anni, un momento nel quale si registra la massima attività solare. L’evento di quest’anno è, in realtà, ancora più entusiasmante del solito, specie se comparato all’attività del 2014, il più debole degli ultimi cento anni.
Il “massimo solare”, dunque, ci fa ben sperare: gli avvistamenti di aurore boreali saranno particolarmente intensi e potrebbe anche determinare l’aumento della zona ovale aurorale, solitamente ristretta al solo polo magnetico terrestre.

E voi avete già prenotato un volo per andare ad ammirare questo gioco di luci?

Se vuoi saperne di più leggi l’articolo L’aurora boreale.

Fonti:

National Geographic Italia