La bufala delle scie chimiche nacque negli Stati Uniti nel 1997 da un gruppo di appassionati di bioterrorismo che, senza alcuna prova, accusarono l’Aeronautica Militare americana di irrorare la popolazione con misteriose sostanze pericolose, per mezzo di aerei che rilasciavano insolite scie.
Nonostante numerose smentite, si diffusero nel tempo vere e proprie teorie del complotto, secondo le quali sarebbe in atto una cospirazione globale per diffondere sulla Terra sostanze venefiche per gli esseri umani.
Lo scopo di tutto questo cambia a seconda della fonte consultata. C’è chi pensa che l’obiettivo sia quello di sterminare particolari gruppi etnici, chi ritiene che siano esperimenti per condizionare l’opinione pubblica o per creare nuove malattie in modo da favorire il commercio di nuovi farmaci, ma anche che sia un tentativo per alterare e controllare il clima. Come spesso succede nelle teorie della cospirazione non c’è unanimità di vedute, ma tutti concordano sul fatto che quelle linee bianche in cielo non siano normali.
La verità è che si tratta delle scie di condensazione degli aerei. I motori degli aeroplani liberano infatti un’infinità di goccioline di vapore acqueo che tutte insieme, a contatto con l’aria e seguendo il percorso dell’aereo, formano le scie bianche.
Solitamente le scie di condensazione compaiono a quote superiori agli 8000 metri, con una temperatura inferiore ai -40° e con una umidità relativa che supera il 70%. Maggiore sarà l’umidità e maggiore sarà la persistenza delle scie di condensazione nell’atmosfera.
Nulla di strano insomma… sono sempre esistite, almeno da quando gli aerei hanno cominciato a solcare i cieli!
C’è anche chi arrivò ad affermare che, prima degli anni ’90, gli aerei che rilasciavano queste scie non esistessero. Per rendersi conto di quanto questa affermazione sia falsa, è sufficiente osservare le fotografie storiche che ritraggono i bombardieri durante la guerra, gli aerei da turismo o gli aerei civili degli anni ’50 mentre rilasciano lunghe scie di condensazione, insomma qualsiasi fotografia d’epoca che ritragga degli aerei in volo. Le scie degli aerei di condensazione hanno sempre fatto parte del paesaggio, sin da quando esistono gli aeroplani.
Le scie di condensazione vennero studiate per la prima volta durante la Seconda Guerra Mondiale perché, nelle operazioni aeronautiche militari ad alta quota, i bombardieri potevano essere facilmente intercettati.
Un altro aspetto su cui puntarono i complottisti di questa bufala fu il progetto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program), un’installazione situata in Alaska che venne utilizzata in passato per condurre ricerche ionosferiche per fini civili, come la possibilità di migliorare le comunicazioni radio, la navigazione e la sorveglianza militare. Secondo i complottisti il progetto HAARP fu in realtà un programma di armi geofisiche integrali che influenzava gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza.
Nel 2013 il progetto HAARP venne chiuso, ma per i complottisti è tuttora attivo, con l’unico scopo di continuare a manipolare le onde cerebrali.
Prove a riguardo? Chiaramente nessuna. Ma come spesso accade nella circolazione delle bufale, mancando prove reali e concrete capaci di avvalorare le teorie cospirazioniste, succede che vengano inventate per dimostrare di avere un qualche fondamento.