Forse non sai

La chimica del “dolcetto o scherzetto?”

31 ottobre 2022

“Trick or treat”? Che sia dolcetto o scherzetto, sapevate che anche la giornata più paurosa dell’anno è questione di chimica?

 

Ebbene sì, sia che passiate la serata a guardare il film cult degli anni ’90 Hocus Pocus sia che vi siate preparati al classico “dolcetto o scherzetto?” addobbando casa o preparando cestini di gustosissime leccornie da offrire agli ospiti… quello che vi racconteremo di seguito vi stupirà e potrebbe forse incuriosirvi in clima Halloween.


7 min






Forse non sai

La chimica del “dolcetto o scherzetto?”





7 min
TEMI

alimentazione
qualità della vita
A
A
Dolcetto meglio che scherzetto

Le protagoniste indiscusse di questa festa, che si vestono di tanti colori e forme, sono le caramelle.

 

Sapevate che possiamo dividere le caramelle in due categorie principali in base alla disposizione che assumono le molecole di saccarosio? Infatti, nonostante le tantissime varianti, le caramelle si possono dividere in cristalline, come il caramello e il torrone, o non cristalline e amorfe, come ad esempio i lecca-lecca e le mou.

 

Cosa succede esattamente nel momento della loro formazione? Lo zucchero, una volta miscelato con acqua e altri ingredienti, viene riscaldato a una certa temperatura di ebollizione che va a influenzare il quantitativo finale di zucchero. Ma è nel momento del raffreddamento, a seconda dei diversi processi che si susseguono, che si determina il tipo di caramella finale.

La chimica dell’aglio

Secondo alcune leggende, l’aglio veniva utilizzato per tenere lontani dalle abitazioni i vampiri e le figure mitologiche negative.

 

Ovviamente è in cucina che l’aglio dà il meglio di sé, col suo sapore unico dà un contributo irrinunciabile ingrediente ai piatti della dieta mediterranea e non solo: ma, diciamocelo, chi mangia aglio è poi immancabilmente vittima dei suoi pestiferi effetti sull’alito!

 

Perché dobbiamo subire questo castigo?? Le sostanze che causano questo fenomeno non sono naturalmente presenti nell’aglio integro, ma si formano nel momento in cui uno spicchio d’aglio viene danneggiato meccanicamente: gli enzimi scompongono la molecola alliina in allicina, la causa principale dell’aroma dell’aglio tritato.

 

L’allicina si scompone in quattro composti e uno in particolare, il solfuro di metile allile, impiega più tempo degli altri a scomporsi all’interno dell’organismo. Viene infatti assorbito nel tratto gastrointestinale fino a passare nel flusso sanguigno e negli altri organi per l’escrezione, in particolare nella pelle dove viene eliminato con la sudorazione, nei reni con le urine e nei polmoni con la respirazione.

 

Questo effetto può durare anche per 24 ore, fino a quando tutto il composto non verrà espulso dal corpo, causando un aroma debole, persistente e… all’aglio, nel nostro alito.

Il sangue finto

Se siete facilmente impressionabili ma i vostri amici non perdono occasione per proporvi film horror nella serata di Halloween, niente paura, in tutti i sensi!

 

Quel finto sangue, che vedrete zampillare allegramente da corpi e arti, potrebbe essere semplicemente il risultato dell’utilizzo di ingredienti commestibili, come il colorante alimentare rosso, la salsa di cioccolato e l’amido di mais, o di una cosiddetta ‘reazione di complessazione’.

 

Una magia? No, sempre e “solo” una questione di chimica. Mescolando una soluzione di cloruro ferrico e una di tiocianato di potassio, dove lo ione ferrico appare giallo e lo ione tiocianato incolore, si ottiene un complesso (o prodotto) derivante dall’unione di queste due soluzioni che è il ferro (III) – tiociananato di colore rosso sangue. E più si aumenterà la concentrazione (quantità) delle soluzioni più aumenterà di conseguenza anche la concentrazione del prodotto di colore rosso sangue.

 

Visto? Anche la giornata più paurosa dell’anno è una questione di chimica: l’avreste mai detto?

Fonti:

National Chemistry Week: The Chemistry of Candy – Compound Interest

What Compounds Cause Garlic Breath? – The Chemistry of Garlic – Compound Interest