La chimica è...

Che storia

Urey e Miller, i ‘visionari’ della Chimica prebiotica

9 maggio 2024

Nel vasto firmamento della scienza ci sono stelle che illuminano il cammino verso la comprensione dei misteri dell’Universo. Tra queste annoveriamo Harold Urey e Stanley Miller, i pionieri della chimica prebiotica, i cui studi ci hanno permesso di capire meglio l’origine della vita sulla Terra.


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Urey e Miller, i ‘visionari’ della Chimica prebiotica





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ricerca e innovazione
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Harold Urey e Stanley Miller

Harold Urey fu un visionario nella ricerca chimica del XX secolo. Nacque nel 1893 e dopo un brillante percorso accademico si dedicò completamente alla ricerca scientifica, cui fu in grado di dare un contributo determinante in molte branche della chimica. In particolare, i suoi studi gli valsero il premio Nobel nel 1934 per la scoperta del deuterio, l’isotopo pesante dell’idrogeno.

 

Il viaggio intellettuale di Urey lo portò a esplorare i misteri del cosmo fino alle molecole primordiali della vita sulla Terra. La sua ricerca sulla composizione isotopica degli elementi ha gettato le basi per una comprensione più profonda dell’origine del Sistema Solare.

 

Tuttavia, fu la sua collaborazione con Stanley Miller a produrre i risultati più memorabili.

 

Miller, nato nel 1930, fu un giovane partner ideale per Urey nella ricerca chimica. La sua abilità tecnica impeccabile e la sua creatività scientifica lo resero un artigiano dei mondi prebiotici in laboratorio. Ispirato dalla visione di Urey, Miller progettò e condusse esperimenti pionieristici che dimostrarono la plausibilità della formazione spontanea delle molecole organiche essenziali per la vita.

L’esperimento di Miller-Urey

Immaginate due scienziati con i loro camici bianchi e gli sguardi pieni di curiosità, protagonisti di un’avventura iniziata negli anni ’50 con un esperimento rivoluzionario: simularono in laboratorio le condizioni della Terra primordiale, creando un mix di gas di cui ipotizzavano la presenza, come metano, ammoniaca e vapore acqueo. In questo cocktail fecero scorrere scariche elettriche riproducendo i fulmini presenti nella giovane Terra. Il risultato fu sorprendente! Ottennero infatti degli aminoacidi, i mattoni fondamentali delle proteine che costituiscono la base della vita.

 

“L’esperimento di Miller-Urey”, come venne denominato, aprì le porte a una nuova era nella comprensione dell’origine della vita. Urey e Miller dimostrarono come le molecole organiche essenziali possano formarsi da semplici ingredienti chimici e processi naturali.

La rivoluzione può partire da un semplice esperimento

L’impresa di questi due chimici non si fermò qui. Continuarono a esplorare i misteri del cosmo e della chimica, come veri e propri Indiana Jones della scienza, contribuendo a svelare i segreti delle stelle e delle molecole che fluttuano nello spazio interstellare. I loro studi gettarono nuova luce sulla conoscenza della composizione chimica dell’Universo, sull’origine degli elementi chimici e sulla loro distribuzione.

 

Urey e Miller dimostrarono, ancora una volta, come le scoperte più incredibili possano iniziare con un semplice esperimento in laboratorio. Con spirito rivoluzionario e senso di esplorazione, provarono come la chimica possa essere il ponte che collega il mondo inorganico alla magia della vita organica.

 

La loro avventura è stata per molti motivi di ispirazione per fare attività di ricerca, sognando in grande, senza temere di addentrarsi anche in territori inesplorati.

 

Leggi le altre storie sui grandi chimici del passato nella nostra rubrica Che Storia

Fonti

Wired