Forse non sai

Che cosa ha fatto la chimica per noi

Un tuffo dove l’acqua è più… clorata!

26 giugno 2023

Una nuotatina o un tuffo in piscina possono essere un ottimo modo per rinfrescarsi durante il caldo estivo.

 

In realtà, con l’arrivo delle belle giornate, questa potrebbe rivelarsi l’idea meno originale che possiate avere, ritrovandovi a sguazzare in acqua con altre decine di persone. La chimica, anche in questo caso, ci viene in soccorso, facendo sì che l’acqua in cui nuotiamo non ci trasmetta infezioni di sorta.

 

Questo accade grazie alla clorazione dell’acqua, un processo che vi raccontiamo oggi!


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Forse non sai

Un tuffo dove l’acqua è più… clorata!





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La storia di un elemento e dove trovarlo

Scoperto da Carl Wilhelm Scheele nel 1774 e chiamato cloro da Humphry Davy per il suo colore verde caratteristico, questo elemento si presenta sotto forma di gas.

 

Il cloro è uno degli elementi naturali più diffusi in natura, basti pensare che nella composizione della crosta terrestre è più abbondante anche del carbonio e, sottoforma di sale (cloruro di sodio), costituisce il 2,9% dei mari e degli oceani.

 

In forma libera è un elemento estremamente reattivo, per questo motivo lo si trova – la maggior parte delle volte – combinato in forma ionica, che permette di sfruttarne le caratteristiche chimiche e fisiche. La natura non lascia nulla al caso! Sono infatti oltre 2.400 i composti naturali a base di cloro indispensabili alla vita che permettono agli organismi di svolgere le proprie funzioni vitali e di compiere processi di trasformazione.

 

Forse non lo sai, ma il cloro è utilizzato nella fabbricazione di molti articoli di uso quotidiano e per uccidere batteri e microbi eventualmente presenti nelle acque. È ampiamente usato anche nella produzione di prodotti cartacei, insetticidi, coloranti, vernici, prodotti petroliferi, plastica, farmaci “salvavita”, tessuti, solventi e in molti altri prodotti di consumo.

 

Il cloro è un elemento molto importante della chimica di base e svolge un ruolo insostituibile in moltissimi processi di produzione e trasformazione industriale.





Il contributo del cloro alla società moderna

A seconda dei differenti periodi storici, l’evoluzione della storia e della tecnologia umana è stata caratterizzata dalla conoscenza e dall’utilizzo di differenti elementi chimici e materiali.

 

La chimica del cloro, con le sue scoperte e la sua evoluzione, ha rappresentato il ponte naturale tra gli elementi “storici” e quelli recentemente scoperti.

 

Gran parte del progresso sociale e tecnologico si deve infatti allo sviluppo della chimica e, in particolare, a quella del cloro, l’unico modo – ad oggi conosciuto – per ottenere gran parte dei prodotti e dei materiali innovativi di cui disponiamo e per garantire le risorse (acqua, cibo, energia) necessarie al sostentamento di tutti noi.

Clorazione dell’acqua

L’utilizzo del cloro è stato introdotto, per la prima volta, verso la fine dell’800, per impedire la diffusione di malattie a trasmissione idrica come il tifo, il colera, la dissenteria e la gastroenterite.

 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la clorazione dell’acqua potabile è stato uno dei progressi più significativi nell’azione di tutela della salute pubblica: oggi il 98% dell’acqua potabile in Europa è soggetta a clorazione.

 

È sempre grazie al cloro se le nostre nuotate in piscina sono salve. La chimica, e in questo caso specifico il cloro, ci viene in soccorso impedendoci di nuotare in acque potenzialmente infette.

 

La domanda sorge spontanea: come viene clorata l’acqua? Con l’utilizzo di ipocloriti di sodio e di calcio, sostanze che a temperatura ambiente si presentano in forma solida e che possono essere disciolte in acqua.

 

L’ipoclorito di sodio, oltre a essere presente in alcuni prodotti disinfettanti che abbiamo in casa, come le candeggine, viene utilizzato per la clorazione delle piscine.

 

I sali di cloro e ipoclorito reagiscono con l’acqua e producono un composto chiamato acido ipocloroso. Questo è un acido relativamente debole, ma anche un forte agente ossidante, ed è responsabile degli effetti battericidi dell’acqua clorata, influendo sulla membrana cellulare dei batteri, sopprimendo la funzione metabolica della cellula, impedendo la replicazione del DNA e alle proteine ​​​​nelle cellule di raggrupparsi insieme.

 

E voi, lo sapevate che anche mantenere una piscina sicura e pulita è questione di chimica?

Fonti:

Cloro in natura

Assobase

Clorazione delle acque

Clorazione delle piscine