Sono passati ormai più di cento anni da quando il fisico francese Georges Claude (1870-1960) presentò al mondo la sua scoperta: il neon racchiuso in un contenitore di vetro produceva un’intensa luce arancione se attraversato da una scarica elettrica.
Fu comunque un suo socio e collaboratore, Jaques Fonseque, ad intuire le potenzialità per il mercato di questa invenzione: nel 1912 vendette ed installò la prima insegna luminosa commerciale ad un piccolo negozio di barbiere in Boulevard Montmatre. “Palais Coiffeur” furono le prime lettere “ad accendersi” nella storia.
L’anno successivo venne realizzata la prima insegna gigante al neon, con lettere di un metro di altezza, montate su un tetto di Parigi in modo da essere vista in gran parte della città. Una meraviglia per quel tempo! Ad inaugurare la moda delle spettacolari maxi insegne luminose fu la casa di alcolici italiana Cinzano.
Al termine della Prima Guerra Mondiale la neon-mania approdò negli Stati Uniti, dove un venditore di automobili di Los Angeles acquistò un’enorme insegna per 24 mila dollari, e dopo quattro anni nella sola città di New York si potevano ammirare già 750 insegne al neon…
E oggi? Provate a immaginare le nostre città senza neon…
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