In presenza di iper-acidità, quando il bicarbonato, naturalmente presente nel nostro corpo come costituente dei succhi pancreatici, non ce la fa a controllare l’acidità dei succhi gastrici, possiamo sempre ricorrere a un antiacido casalingo, una punta di bicarbonato “commerciale” sciolta in un bicchiere di acqua. Una miscela che serve anche per indurre un effetto alcalinizzante in grado di contrastare la formazione di calcoli renali.
Ma il bicarbonato ha davvero tanti possibili utilizzi. Sapete quali?
Il bicarbonato di sodio (NaHCO3 ) è un composto chimico dal nome scientifico idrogeno carbonato di sodio. Si trova in natura disciolto in alcune acque, molto raramente in depositi minerari di tipo evaporitico tipici di ambienti aridi, come il “natron”, dove comunque è sempre associato al carbonato.
E’ interessante notare come il nome natron derivi da nitry, che indicava nell’antico Egitto il miscuglio minerale bicarbonato/carbonato utilizzato per il trattamento di tessuti, per la fabbricazione di vetri e ceramiche e anche per le imbalsamazioni. Già gli Egizi avevano scoperto le tante interessanti proprietà chimiche del bicarbonato.
L’unico deposito minerario dal quale attualmente risulta conveniente estrarre il bicarbonato è presso il Green River (Wyoming, USA). Le quantità di prodotto naturale disponibili non potrebbero soddisfare le esigenze di mercato e quindi, ancora una volta, la chimica ci viene in aiuto.
Il bicarbonato si ottiene tramite il processo industriale messo a punto da Ernesto Solvay nel 1863. Nel processo “Solvay“ si parte dalla preparazione di una soluzione ammoniacale di cloruro di sodio (NaCl) saturata con biossido di carbonio (CO2, più noto come “anidride carbonica”) prodotto per calcinazione del carbonato di calcio. La reazione, condotta a temperatura ambiente, produce bicarbonato di sodio in forma di polvere cristallina bianca. Un successivo processo a 200°C permette di ottenere il carbonato di sodio e di liberare anidride carbonica, che viene recuperata e riutilizzata.
In Italia viene prodotto principalmente negli stabilimenti industriali situati dove è assicurata la disponibilità sia del cloruro di sodio (salamoia dalle acque marine) sia della pietra calcarea, necessaria alla produzione del biossido di carbonio.
Il processo globale, in grado di produrre anche bicarbonato di estrema purezza, è particolarmente efficiente ed economico, perché permette di recuperare i prodotti intermedi re-immettendoli nel ciclo e produce un solo prodotto di scarto, il cloruro di calcio (CaCl2) che viene anch’esso commercializzato (è un potente disidratante, utilizzato come essiccante).
Il bicarbonato di sodio è un sale che presenta un comportamento chimico particolarmente interessante: in acqua produce una reazione debolmente basica, in presenza di acidi controlla l’acidità liberando CO2.
Data la sua versatilità il bicarbonato è uno dei prodotti chimici più utilizzati, sia per applicazioni industriali,sia domestiche.
Numerosi sono i settori industriali che utilizzano grandi quantità di bicarbonato. Tra questi certamente l’industria del tessile (processi di tintura, sbiancatura e lavaggi), della detergenza (per pulizie ambientali ed igiene personale), le concerie, le vetrerie, le cartiere. Trova inoltre un ampio utilizzo nell’industria alimentare e nella zootecnia per il controllo dell’acidità in alimenti e mangimi.
Il suo effetto lievitante ed antiagglomerante viene ampiamente sfruttato industrialmente nella preparazione dei prodotti da forno. Il bicarbonato “food grade”, utilizzato come additivo alimentare, viene indicato nell’elenco degli ingredienti in etichetta con la denominazione E500.
Non è soggetto a restrizioni alimentari e può essere consumato da tutti: celiaci, vegani, osservanti di religioni
L’uso del bicarbonato di sodio è comunque allargato a tutto il mondo industriale, che ne utilizza le proprietà per la deacidificazione/abbattimento dei fumi ed il trattamento delle acque reflue.
In ambito domestico, il bicarbonato è un prodotto chimico largamente versatile, efficiente e a basso costo. Lo utilizziamo come agente lavante e sgrassante, sfruttando la sua alcalinità che aiuta la rimozione dello sporco e dei depositi di grasso (effetto “sapone” ). Tale azione viene aiutata dal leggero effetto abrasivo e sbiancante e dal potere di contrastare le muffe. In polvere, riesce a neutralizzare la componente acida dei vapori responsabili degli odori sgradevoli, mentre sciolto nell’acqua è ottimo per il lavaggio di frutta e verdura da mangiare crude. Il suo effetto “anticalcare” ne consiglia poi l’uso nell’acqua di cottura delle verdure. La preparazione di cibi e bevande vede il bicarbonato in prima linea tra gli additivi chimici per uso domestico. Lo utilizziamo infatti anche come agente lievitante ( lieviti chimici istantanei) e lo troviamo nelle bustine ( a base di bicarbonato e acidi) che rendono frizzante l’acqua del rubinetto.
Infine, come si diceva in apertura, il bicarbonato è un utile coadiuvante in presenza di piccoli problemi di salute, da assumere però comunque sempre in piccole quantità. Altrimenti questo prezioso alleato, che in nessun caso ha una azione dimagrante (non brucia i grassi !!!) può indurre problemi di salute.
A cura di Prof. Maria Letizia Terranova, Coordinator of NanoShare Srl – Dip. Scienze e Tecnologie Chimiche – Università di Tor Vergata, Roma