Le bombolette sono generalmente composte da quattro parti: il corpo principale, una valvola, l’erogatore e il cappuccio.
Il materiale del corpo principale può essere banda stagnata (anche detto “lamierino”) o alluminio, a seconda delle esigenze e della pressione che devono sopportare. Può avere varie forme e dimensioni, essere litografata, serigrafata, grezza o ricoperta con etichette e pellicole. Una per ogni gusto ed esigenza! Grazie a questi materiali, il prodotto si preserva a lungo, perché il contenitore metallico ripara dalla luce, isola da agenti esterni ed è atossico e resistente.
La valvola serve a prelevare le sostanze contenute nella bombola e portarle fino all’erogatore. Può essere a pressione o a pompetta. Solitamente ha un tubicino, detto “pescante”, che arriva sul fondo della bombola permettendo a quest’ultima di svuotarsi completamente, ma esistono valvole senza pescante che consentono l’utilizzo della bombola anche capovolta. Infine, le valvole “Bag on valve” hanno un sacchetto che le contiene e le isola, evitando il contatto tra la materia prima e il propellente, come ad esempio quelle per i gel da barba.
L’erogatore permette la fuoriuscita del prodotto in particelle molto fini e questo fa sì che se ne utilizzi una quantità inferiore. Esistono vari tipi di ugelli che permettono un’erogazione più o meno nebulizzata a seconda del contenuto della bomboletta.
Il cappuccio, che può essere di varie forme e colori, serve a completare il prodotto, protegge l’erogatore e molto spesso (soprattutto nelle vernici) viene scritto il colore di riferimento o il contenuto. Può avere anche un sigillo di sicurezza.
Sono ben lontani gli anni in cui le bombolette spray venivano definite inquinanti perché ritenute in parte responsabili della riduzione dello strato di ozono presente nella stratosfera. Da più di trent’anni sono state adottate misure che le rendono sicure per l’uomo e l’ambiente. Oggi la parte gassosa, indicata con il nome di “propellente”, è composta da GPL e dimetiletere, protossido di azoto, altri gas compressi non infiammabili, che hanno uno scopo ben preciso per la buona riuscita del prodotto finale (il GPL, ad esempio, dona quella sensazione di freschezza tipica dei deodoranti!) e dei valori entro cui rimanere affinché il prodotto sia ammesso al commercio.
Non solo nel contenuto, ma anche nel contenitore: l’alluminio e l’acciaio di cui sono fatte sono totalmente riciclabili e per questo è importante smaltirli correttamente!
Per poter riciclare tutte le parti di una bomboletta è necessario dividere correttamente le varie componenti. Non disperate, è più facile di quanto si pensi! Il tappo e il cappuccio sono solitamente di plastica, quindi vanno buttati nell’apposito cestino.
In base al contenuto, la bomboletta può avere diversi tipi di smaltimento: ad esempio quelle contenenti prodotti alimentari o vernici, se vuote, vanno buttate nel cassonetto dei metalli, seguendo le indicazioni del proprio Comune; se invece le bombolette di vernici non sono vuote, è opportuno recarsi presso l’isola ecologica di riferimento o nei centri di raccolta.
Per smaltire correttamente ogni bomboletta è bene leggere attentamente l’etichetta sulla confezione e controllare le modalità e le regole di raccolta differenziata del proprio Comune.
Ricordiamolo sempre: lo smaltimento corretto, delle bombolette come di qualsiasi rifiuto, è fondamentale per tutelare l’ambiente!
Per saperne di più, visita il sito di AIA, l’Associazione Italiana Aerosol che rappresenta le imprese che si occupano della realizzazione dei prodotti aerosol