La chimica è...

Le discipline della chimica

La chimica-fisica

15 dicembre 2022

In questi mesi vi abbiamo raccontato le branche fondamentali delle scienze chimiche, la chimica inorganica e quella organica, la chimica analitica e la biochimica; oggi vi parleremo dell’ultima – certo non per importanza! la chimica-fisica. Come indica il nome stesso, questa disciplina può essere considerata la scienza dove la chimica, quindi lo studio della natura della materia, e la fisica, lo studio dell’energia, si intersecano.

 

La chimica-fisica si occupa della struttura della materia e delle variazioni energetiche che si verificano durante le trasformazioni chimiche e fisiche, stabilendo le basi teoriche e predicendo il verificarsi delle reazioni.


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La nascita di una nuova branca della chimica

Il termine chimica-fisica è utilizzato fin dal diciottesimo secolo, mentre alcuni ritengono che il fondatore della moderna chimica-fisica sia stato Willard Gibbs nel 1876 con la pubblicazione “Sull’equilibrio delle sostanze eterogenee”, altri pensano che la nascita di questa branca della chimica sia avvenuta in realtà nel 1887 con la pubblicazione della Rivista di chimica fisica, ad opera di Wilhelm Ostwald.

 

Chimico belga, considerato il padre della chimica-fisica, nel 1909 Wilhelm Ostwald vince il Premio Nobel per le sue ricerche sui principi fondamentali che governano l’equilibrio chimico e la velocità di reazione.

 

I primi studi inerenti questa materia riguardano la dissociazione elettrolitica, le proprietà delle soluzioni, i problemi di elettrodinamica ed elettrochimica, ma durante il ventesimo secolo il campo della chimica-fisica si allarga, abbracciando molti più argomenti come ad esempio l’equilibrio chimico, la struttura e i cambiamenti dei sistemi chimici e mettendo a punto modelli e teorie per spiegare adeguatamente queste osservazioni.

Chimica-fisica: la base di tutte le altre materie

Come ben si comprende, i campi di studio in oggetto alla chimica-fisica sono molteplici e si possono dividere in tre macroaree.

 

Si inizia con la struttura degli atomi e delle molecole, dove si approfondisce la disposizione delle particelle costituenti la materia a livello atomico e molecolare, le forze interatomiche e la natura del legame chimico.

Si prosegue studiando i sistemi macroscopici, dove ci si sofferma nello specifico sulla termodinamica, con le trasformazioni energetiche e l’applicazione delle leggi nei sistemi chimici, e la cinetica, con lo studio della velocità delle reazioni, comprese quelle nucleari, ioniche e molecolari, ma anche dei fattori che influenzano la velocità di queste trasformazioni.

Si termina con lo studio delle leggi che permettono di dedurre il comportamento dei sistemi macroscopici partendo dalla conoscenza delle proprietà atomiche e molecolari. Forse è una cosa che non si comprende da subito, ma questa materia è in effetti l’approccio base per affrontare tutte le altre.

 

Al termine di questo anno delle specialità della chimica, ci dite qual è la vostra preferita, oppure quella che vi intrigherebbe approfondire? Ditecelo nei commenti sulla pagina Facebook di Fatti, non fake!