La chimica è...

Consigli di lettura sotto l’ombrellone

29 luglio 2019

La chimica è spesso considerata una scienza difficile, ostica…tuttavia è stata fonte d’ispirazione per molti autori, italiani e stranieri, che ne hanno fatto l’oggetto dei loro racconti, e che, in qualche caso, prendendo spunto da alcune proprietà chimiche della materia, hanno scritto veri capolavori della letteratura.
Noi di Fatti, non fake! vogliamo darvi qualche consiglio di lettura per trascorrere le giornate sotto l’ombrellone in compagnia di un buon libro, protagonista…la chimica, naturalmente! 🙂 Buone vacanze!


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La chimica è...

Consigli di lettura sotto l’ombrellone





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Il trucco c'è e si vede - di Beatrice Mautino

Beatrice Mautino, biotecnologa e divulgatrice scientifica, ha indossato in questo libro i panni del consumatore inesperto, sommerso da ogni tipo di informazione sui cosmetici. Pubblicità, riviste che reclamizzano le ultime novità in fatto di mascara e di miracolosi shampoo riparatori e articoli che ci mettono in allarme su prodotti e ingredienti che ci possono causare disturbi e malattie (in particolar modo su internet e sui social)…come districarsi in questo mare di informazioni?

Un’indagine che va “oltre le apparenze”, usando i metodi della scienza, che ci aiuterà a guardare i cosmetici con occhi diversi.

L'architetto dell'invisibile, ovvero come pensa un chimico - di Marco Malvaldi

Che differenza c’è tra calore e temperatura? Provate a mettere una mano nel forno a 180 gradi, o sulla padella, alla stessa temperatura, e vi sarà chiaro immediatamente. E perché è possibile leggere un giornale, se la combustione della carta è una reazione energeticamente favorita? Perché, pur essendo noto il destino, la velocità della reazione a temperature ordinarie è moooolto lenta.

Benvenuti nel fantastico mondo della chimica, dove, accompagnati da un formidabile narratore come Marco Malvaldi, vi divertirete a scoprire che cosa è una molecola, come cambiano le proprietà degli atomi in una molecola e come cambiano le proprietà della molecola in un ambiente, attraverso similitudini tratte dall’economia e dalla letteratura.

La chimica è questo, è il livello di descrizione più efficace per capire come si comporta la natura intorno a noi. Perché, dunque, un chimico si definisce un architetto? Perché deve considerare sia proprietà che sono prettamente fisiche (cariche e masse) sia qualità che hanno un significato estetico (simmetria, colore). Un chimico pensa in termini numerici, ma anche in termini di bellezza.

Il sistema periodico - di Primo Levi

Un classico della letteratura novecentesca, un capolavoro che non smette mai di incuriosire e stupire. Una raccolta di 21 storie autobiografiche firmate da Primo Levi, ciascuna delle quali porta il nome di un elemento chimico. Affinità e accostamenti tra vita vissuta e chimica, in cui Levi avvicina il suo mestiere di chimico a quello di scrittore.

L’idrogeno è l’amico complice, la leggerezza che arricchisce un tipo taciturno. Il piombo, materiale stanco, stimola ricerche insaziabili che si trasmettono di generazione in generazione e rappresentano il peso dell’eredità.

L’instabile mercurio sembra non avere utilità di per sé, ha bisogno di “sposarsi” per trovare la sua autentica personalità. Il cerio, che appartiene alla zona delle terre rare, somiglia a una “mercanzia segreta” ed è grazie a quest’elemento che Levi sopravvive nel campo di sterminio, facendone contrabbando in cambio di cibo. E cosa dire del carbonio? Si trova in ogni cosa, organizza l’universo e lega gli occhi che osservano questa linea con la mano che la scrive.

La chimica della bellezza - di Piersandro Pallavicini

Massimo Galbiati, un professore di chimica di una tranquilla università di provincia, e Virginio de Raitner, suo inossidabile ex collega ultracentenario, corrono verso la Svizzera a bordo di una Jaguar coupé, in compagnia di un bassotto fonofobico e mordace. Non è che si conoscano molto. De Raitner mantiene uno studio in Dipartimento nonostante sia da trent’anni in pensione, ha pure un suo laboratorio, Il Laboratorio Chiuso, in cui nessuno osa mettere il naso, e i docenti e i tecnici si prostrano ai suoi piedi.

Massimo invece è solitario, orgoglioso, non lecca i piedi a nessuno, tantomeno al vecchio professore, ed è stato uno dei migliori scienziati italiani nel campo della chimica che era d’avanguardia fino a dieci anni fa. Ma de Raitner lo ha convocato a sorpresa per farsi accompagnare a Locarno, per farsi accompagnare ad un convegno strapieno di premi Nobel, con speaker d’eccezione, ovvero gli scienziati di grido di quella sua stessa amata chimica ormai non più d’avanguardia.

Una chimica sospinta da una scienza che sta scomparendo, quella della ricerca pura guidata dalla bellezza della conoscenza, dalla meraviglia della scoperta, dall’eleganza delle molecole pensate e delle soluzioni trovate per prepararle. E l’ultracentenario che c’entra? Ma è l’ospite d’onore! I privilegi e l’immenso potere di de Raitner, il perché dei Nobel riuniti in segreto, la ragione della chiamata di Massimo a fargli da accompagnatore: è tutto un mistero! Non ci resta che leggere fino all’ultima pagina per risolverlo!

I bottoni di Napoleone, Come 17 molecole hanno cambiato la storia - di Penny Le Couteur e Jay Burreson

Cosa c’entra Napoleone con la chimica, la noce moscata con la peste, un grembiule da cucina con gli esplosivi, il Prozac con il benzene? Ce lo spiegano due chimici americani, Penny Le Couteur e Jay Burreson, in questo libro dedicato all’impatto che la chimica organica ha avuto sulla storia delle società umane.

E lo fanno partendo da una leggenda secondo la quale una delle cause del fallimento della campagna di Russia di Napoleone sarebbe stato il cedimento dei bottoni di stagno delle uniformi, sbriciolati dal gelo. Le condizioni penose dell’esercito avrebbero così costretto l’imperatore alla ritirata. Più o meno attendibile che sia, questo episodio mostra come spesso la storia sia frutto non tanto delle scelte fatte dall’uomo, ma delle possibilità offerte dalla scienza e dalla tecnologia. Capitolo dopo capitolo, il saggio descrive in che modo comuni sostanze, quali il pepe, l’acido ascorbico, il glucosio, il sale, la seta, il nylon, abbiano segnato lo sviluppo della nostra società. Grazie a un’esposizione chiara e vivace, questo libro è un affascinante viaggio alla scoperta dei legami tra chimica, cultura e storia per comprendere come eventi importanti possano dipendere da qualcosa di così piccolo come una molecola.

Frammenti di chimica. Come smascherare falsi miti e leggende - di Pellegrino Conte

“Bisogna sempre diffidare dei santoni che dicono di se stessi di essere novelli Giordano Bruno o redivivi Galileo Galilei. Come avrò modo di dimostrare, esiste un solo tipo di scienza ed è quella che segue regole ben precise – ovvero le regole del metodo scientifico – al di fuori delle quali non esiste “scienza”, ma solo pseudo-scienza”.

La vita è chimica, la chimica è vita. Il Prof. Pellegrino Conte, Ordinario di Chimica Agraria presso l’Università degli Studi di Palermo, ci accompagna in un viaggio con una “valigia” di strumenti per distinguere i fatti dagli aneddoti, per conoscere cos’è la chimica, come si legge l’etichetta di un’acqua in bottiglia, cosa sono le diluizioni omeopatiche, i vari zuccheri e dolcificanti, curiosità come la matita copiativa e tanto altro. In un contesto sempre più dominato da informazioni false e inattendibili, un libro che nasce dal desiderio di far capire che quanto si legge in rete deve essere sempre giudicato facendo leva sulla propria coscienza critica e sull’autorevolezza delle fonti.