È grazie ai crociati di ritorno dall’Oriente che nel XI secolo le caramelle sono arrivate in Europa. All’epoca erano delle barrette di zucchero di canna.

Nelle caramelle cristalline il raffreddamento avviene lentamente senza agitare per consentire la formazione di cristalli di saccarosio. Mentre in quelle non cristalline l’obiettivo è evitare la cristallizzazione; per questo si aggiungono glucosio e fruttosio, che avendo una dimensione diversa rispetto al saccarosio, si inseriscono nella sua struttura evitandone la cristallizzazione.

Gli aromi possono essere naturali o di sintesi. Vengono aggiunti al prodotto per dargli un gusto unico.

Gli antociani (E 163 nella codifica europea degli additivi alimentari) vengono utilizzati come coloranti. Hanno la caratteristica di assumere delle colorazioni dal rosso fino al blu in funzione del pH dell’ambiente in cui si trovano.

L’aspartame, spesso al centro di bufale, è tra gli additivi alimentari più valutati dalle revisioni di sicurezza dell’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. La dose giornaliera ammissibile per questa sostanza è di 40 mg/kg di peso corporeo al giorno.
Una soglia che è praticamente impossibile superare!

Fonte: Aispec