Già negli anni Settanta si stavano compiendo grandi sforzi per attuare il concetto di fotosintesi artificiale. Ma nonostante molti piccoli successi, il passo avanti che avrebbe consentito di utilizzare il processo in modo conveniente sembrava non potersi concretizzare.
Oggi invece è possibile! È stato avviato un progetto innovativo, risultato di un lavoro sinergico tra il settore energetico e quello chimico, che prevede un impianto sperimentale per replicare il processo fotosintetico. L’obiettivo finale di questo studio è quello di produrre in modo sostenibile materie prime fondamentali, tra cui sostanze chimiche, gas e combustibili.
Gli ingredienti necessari sono: anidride carbonica, acqua, energia da fonti rinnovabili e batteri. In una prima fase, anidride carbonica (CO₂) e acqua (H₂O) vengono convertiti in monossido di carbonio (CO) e idrogeno (H), grazie al processo di elettrolisi. Nella seconda fase, all’interno di un bioreattore, alcune specie di microrganismi trasformano i gas convertiti in acetato ed etanolo, che a loro volta subiscono una conversione, diventando in esanolo e butanolo.
Il risultato è una produzione sostenibile e sicura di combustibili e sostanze chimiche importanti per la realizzazione, ad esempio, di molteplici prodotti: un lavoro che vede la chimica al centro di nuove soluzioni per la conversione del sistema energetico e non solo, verso un futuro circolare e sostenibile.