Gli aromi: una questione cerebrale!
3 aprile 2019Ogni volta che mangiamo una miriade di sensazioni si scatena nel nostro naso e nella nostra bocca. Sono l’olfatto e il gusto a elaborare i primi stimoli che si propagheranno, sinapsi dopo sinapsi, attraverso un complesso sistema di neurotrasmettitori, fino a raggiungere il cervello che avrà quindi il compito di decodificare i segnali e di dare finalmente al nostro organismo la percezione e la sensazione di un dato aroma.
Ma che cosa si intende per aroma? Gli “aromi” sono quelle sostanze semplici o quel complesso di sostanze capaci di conferire un dato odore e sapore a un prodotto alimentare semplice o elaborato (solido, liquido, pastoso).
Gli esperti del settore ci dicono che i sapori “puri” che il nostro organismo percepisce sono il dolce, l’amaro, il salato e l’acido. A questi quattro si è aggiunto in anni recenti un quinto gusto chiamato “umami” che ricorda il sapore dei prodotti carnei.
Esistono poi altri sapori che potremmo definire “accessori” come il piccante, l’astringente, il rinfrescante e il metallico (pensate ad esempio al sapore del carciofo!).
Per poter dire che un piatto è di nostro gradimento dobbiamo essere attratti dall’aspetto esteriore, dal colore, dalla presentazione di un alimento, ma un ruolo fondamentale viene senza dubbio giocato dall’aroma che il piatto emana.