Il riciclo meccanico, attualmente il più utilizzato in Europa, prevede la trasformazione dei rifiuti di plastica in “materie prime seconde” senza alcuna modifica della struttura chimica del materiale.
Il riciclo meccanico, da solo, non è sufficiente per raggiungere gli ambiziosi obiettivi posti dalla Commissione europea, per la promozione di un’economia circolare attraverso il riutilizzo delle materie plastiche, che prevede l’impiego di 10 milioni di tonnellate di plastiche riciclate in nuovi prodotti entro il 2025.
Per questo l’industria chimica sta lavorando per potenziare il riciclo chimico, che permette di produrre nuova plastica con le stesse caratteristiche della plastica vergine, modificando la struttura chimica dei polimeri decomponendoli nei monomeri originari.
Grazie a questa tipologia di riciclo, tutti i rifiuti in plastica, anche quelli difficilmente riciclabili per via meccanica, oggi destinati a termovalorizzazione o conferiti in discarica, possono essere trasformati in materia prima di alto livello e riciclati indefinitamente senza perdita di qualità o prestazioni.
Il riciclo chimico è la strada migliore per restituire nuova vita a tutte le materie plastiche dopo il loro utilizzo.
Il Consiglio Ambiente dell’UE , che riunisce i Ministri dell’Ambiente europei , ha riconosciuto il riciclo chimico come tecnologia essenziale nella gestione dei rifiuti in plastica e nell’ottica più generale dell’economia circolare.
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