Considerato a lungo come il più nobile tra i metalli, è stato adottato come simbolo di regalità e come valore di scambio e pagamento universale.
Ma il 79esimo abitante della Tavola periodica è anche protagonista di grandi miti, come quello di Re Mida, sovrano di Frigia. Racconta la leggenda che il re, uomo avido e presuntuoso, avesse offerto ospitalità a Silano, precettore di Dioniso, e in cambio avesse ottenuto dal dio la capacità di trasformare in oro qualsiasi cosa toccasse. Ben presto si rese conto però che questo lo avrebbe portato alla morte per stenti e fame, e implorò il dio di liberarlo dal suo potere. E Dioniso, impietosito, lo accontentò.
D’oro era anche il pomo che Eris, dea della discordia, portò al banchetto nuziale di Peleo e Teti. Sul pomo era incisa la frase Alla più bella. La competizione per aggiudicarsi il titolo si accese tra le dee Era, moglie di Zeus, Atena e Afrodite e spettò a Paride (che si scoprì poi figlio del re Priamo di Troia), il compito di decretare la vincitrice. La scelta ricadde su Afrodite, che in cambio promise a Paride l’amore della terrestre più bella del mondo…purtroppo questa era Elena, già sposata con Menelao, re di Sparta. Quando Paride la rapì per portarla con sè a Troia, Menelao e il fratello Agamennone, con tutti gli eserciti della Grecia, scatenarono la terribile guerra di Troia.
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