Forse non sai

Chimica per il futuro

Il silicone nel futuro della medicina

18 luglio 2022

La salute è il bene più prezioso che possediamo e la ricerca e l’innovazione hanno un ruolo fondamentale per tutelarla sempre di più e meglio.
È soprattutto grazie alla chimica che, anche in quest’ambito, si mettono a punto nuovi materiali, sempre più efficienti e performanti per le soluzioni tecnologiche che già adottiamo e per quelle future.
Un esempio? Il silicone medicale, particolarmente malleabile e biocompatibile, combinato con la stampa 3D, può facilitare il percorso di guarigione dei pazienti affetti da diverse patologie. Scopriamo come.


4 min






Forse non sai

Il silicone nel futuro della medicina





4 min
TEMI

ricerca e innovazione
salute e sicurezza
A
A
Perché proprio il silicone?

Il silicone è un materiale fondamentale in trattamenti specifici e cure mediche innovative. Le sue particolari caratteristiche lo rendono funzionale e adatto a molte esigenze diverse, ad esempio come coadiuvante in operazioni delicate, come i trapianti. Le proprietà chimiche funzionano in armonia con la pelle e i tessuti del corpo umano e questo permette non solo di ridurre il rischio per il paziente di eventuale rigetto, ma di migliorare la durata dei dispositivi e dei prodotti.
I prodotti a base di silicone sono resistenti ai batteri e facili da sterilizzare, e possono perciò soddisfare gli elevati standard di qualità necessari. Inoltre, non reagiscono con altri materiali e sono ipoallergenici, quindi utilizzabili anche nei soggetti più sensibili. Naturalmente, i siliconi utilizzati nelle applicazioni mediche sono soggetti a test e regolamentazioni molto rigide, che ne garantiscono la sicurezza.

Trapianto di trachea

La trachea è un organo unico, di 12 cm, che ha il compito di trasportare l’aria tra le nostre corde vocali ai polmoni. Durante la pandemia, molti pazienti hanno purtroppo dovuto essere sottoposti a intubazione, procedura indispensabili per ossigenare i polmoni che però in alcune circostanze ha causato danni alle pareti interne della trachea. Parte integrante della cura per il recupero post-covid è l’applicazione di dispositivi di silicone cilindrici, compatibili con i tessuti tracheali e in grado di sostenere le zone danneggiate.
Questo consente, insieme a una cura farmacologica mirata, il completo ripristino della trachea. Secondo gli studi, infatti, dopo circa due anni dall’inserimento, il tubo potrà essere rimosso e i pazienti potranno respirare autonomamente.

Il petto escavato

Esiste una condizione chiamata “pectus excavatum”, ovvero una malformazione del torace, in cui lo sterno risulta più incavato rispetto al normale. Questa malformazione può causare pressione sul cuore o sui polmoni e può limitare la capacità dei piccoli pazienti di svilupparsi durante il periodo della crescita. Anche in questo caso, la medicina e la chimica hanno collaborato con successo ed è stato così possibile progettare una protesi in silicone stampata in 3D da impiantare per correggere la deformità, con tempi di recupero molto brevi e risultati davvero strabilianti!

Stampa 3D e cuore

Gli scienziati del Politecnico federale di Zurigo stanno studiando l’uso della stampa 3D nelle valvole cardiache per creare dispositivi su misura con siliconi di grado medicale. Il processo prevede la scansione del paziente, che permette di creare un campione di valvola unica. Questo consente di realizzare valvole cardiache uguali alla controparte biologica, non solo in termini geometrici ma anche di funzionalità.

Per saperne di più visita il sito di CEFIC