La chimica è...

Questioni di chimica

I benefici del GPL in un’analisi che considera il ciclo di vita delle fonti energetiche

25 luglio 2022

Il GPL (gas di petrolio liquefatto) è un combustibile che presenta positivi vantaggi ambientali sia in termini di riduzione della CO2 sia per quanto riguarda l’abbattimento degli altri inquinanti che incidono sulla qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno.

Abbiamo messo a confronto quindi il GPL impiegato negli usi domestici di riscaldamento, produzione di acqua calda e uso cottura con le altre fonti di energia (gasolio, biomassa e pompe di calore elettriche) ma tramite un’analisi basata sulla metodologia del ciclo di vita (Life Cycle Assessment – LCA) ed i risultati sono molto positivi.


6 min






La chimica è...

Questioni di chimica

I benefici del GPL in un’analisi che considera il ciclo di vita delle fonti energetiche

25 luglio 2022


Il GPL (gas di petrolio liquefatto) è un combustibile che presenta positivi vantaggi ambientali sia in termini di riduzione della CO2 sia per quanto riguarda l’abbattimento degli altri inquinanti che incidono sulla qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno.

Abbiamo messo a confronto quindi il GPL impiegato negli usi domestici di riscaldamento, produzione di acqua calda e uso cottura con le altre fonti di energia (gasolio, biomassa e pompe di calore elettriche) ma tramite un’analisi basata sulla metodologia del ciclo di vita (Life Cycle Assessment – LCA) ed i risultati sono molto positivi.


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Le energie con cui ci riscaldiamo ed il loro impatto sull’ambiente

Un recente studio condotto dal Politecnico di Milano ha confrontato le principali fonti di energia che utilizziamo per riscaldare le nostre case, valutandone l’impatto sull’ambiente, sulla salute umana e su altre risorse tramite un’analisi di LCA che ha preso in considerazione ben 16 categorie ambientali.

 

Per il settore domestico, l’utilizzo di GPL in caldaie è stato confrontato con il consumo di pellet di qualità certificata in stufe ad aria, l’uso di gasolio in caldaie e il ricorso a pompe di calore elettriche (idronica in clima rigido e aria-aria in clima temperato). Dai dati emerge come la filiera del pellet risulti peggiorativa in 12 delle 16 categorie di impatto considerate, con un incremento tra il 39% (tossicità umana cancerogena) e l’8769% (consumo di suolo) con un +1094% nell’assunzione di materiale particolato.

 

La filiera del gasolio, invece, risulta peggiore di quella GPL in 9 delle 16 categorie di impatto, con incrementi fino al 156% (impatto radiazioni ionizzanti). Dai dati raccolti sui fattori di emissione in fase di combustione, risulta che le emissioni di particolato fine (PM2,5) associate agli apparecchi alimentati a gasolio sono superiori rispetto a quelle generate dalla combustione in caldaia alimentata a GPL (+627%).

 

Per quanto riguarda gli impatti ambientali del ciclo di vita delle pompe di calore elettriche, infine, i risultati del confronto con la filiera GPL dipendono molto dal mix elettrico di alimentazione. Quando l’elettricità è prelevata dalla rete elettrica, l’uso del GPL è migliore in 10 su 16 categorie per la pompa idronica e in 9 su 16 categorie per l’impianto aria-aria.

Il futuro che ci aspetta

L’atteso incremento della quota di energia elettrica rinnovabile immessa in rete è destinato a rendere progressivamente meno vantaggiosa la filiera GPL rispetto a quella elettrica: peraltro, va rilevato che – anche nel caso estremo di alimentazione della pompa con un impianto fotovoltaico domestico – l’uso di GPL rimarrebbe comunque migliore in 4 categorie di impatto (tossicità umana, eutrofizzazione in acqua dolce, consumo di risorsa idrica e consumo di risorse, materiali e metalli).

 

A tal riguardo, lo studio sottolinea però che la filiera del GPL è propensa ad orientarsi in un prossimo futuro verso la produzione di bio-GPL e/o miscele di GPL con combustibili rinnovabili che consentono di disporre di un prodotto sempre meno fossile e sempre più a impatto neutro dal punto di vista delle emissioni di CO2. In questa scia, sono già disponibili alcune quantità di bioGPL (derivante dai processi di bioraffinazione negli impianti di Gela e Venezia) e le nostre Imprese stanno investendo in ricerca e sviluppo di processi che consentiranno di disporre già dal 2030 di quantità sempre più consistenti di bioGPL e di altri prodotti rinnovabili da miscelare al GPL per ulteriormente ridurre la sua impronta carbonica.