Nello specifico, il mondo dei fertilizzanti e quello degli agrofarmaci stanno investendo in nuove tecnologie che permettono di monitorare in tempo reale l’operato sul campo, ottimizzare le risorse e i processi produttivi attraverso un completo controllo tecnologico dell’attività, dalla semina al raccolto.
Strumenti e tecnologie avanzate, come ad esempio sensori prossimali e GPS, offrono la possibilità di determinare le caratteristiche del suolo, misurare le carenze nutritive e studiare una difesa adeguata ed efficace delle colture, con il giusto dosaggio di fertilizzanti e agrofarmaci, riducendo al minimo gli sprechi.
Si parte con l’analisi del terreno per individuare le aree più o meno fertili; l’informazione viene poi caricata in un sistema con geolocalizzazione che permette al trattore nel campo, a bordo del quale un operatore addetto segue le varie fasi delle operazioni, di concimare e seminare in dosaggio maggiore o minore in base alle caratteristiche delle parti del campo.
Secondo un recente studio dell’Osservatorio Smart Agrifood, il 60% delle grandi aziende agricole italiane utilizza già soluzioni innovative, ma la tecnologia sta facendo il suo ingresso anche in realtà più piccole, contribuendo a una diffusione sempre più capillare dell’agricoltura 4.0.
L’innovazione digitale è un processo complesso, ma indispensabile, per garantire maggiore resilienza e competitività alle aziende.