Uno dei punti chiave del libro è l’idea che in molte storie, sia nella realtà sia nei fumetti, ci sia un “prima” e un “dopo”, segnati da eventi epocali. Pensiamo al primo volo dei fratelli Wright, alla prima proiezione di un film dei Lumière, o all’invasione della Polonia da parte della Germania nazista che diede inizio alla Seconda guerra mondiale.
Analogamente, anche nel mondo dei fumetti esistono momenti spartiacque, ad esempio la morte di Gwen Stacy o la pubblicazione di “The Dark Knight Returns”.
Tuttavia ci sono accadimenti che hanno avuto un impatto sul mondo reale e sui fumetti, ad esempio l’esplosione delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki nel 1945.
Questi eventi non solo cambiarono le sorti della Seconda Guerra Mondiale, ma trasformarono profondamente la percezione della scienza e degli scienziati. Prima di allora, lo scienziato era visto come una figura astratta e lontana dalla realtà, spesso rappresentata dal genio svagato di Albert Einstein. Dopo la guerra, questa figura divenne più concreta e influente, incarnata da personalità come Robert Oppenheimer, il direttore scientifico del Progetto Manhattan.
Questa nuova percezione della scienza ha permeato il mondo dei fumetti. Prima del 1945 i supereroi della Golden Age, come Superman, Batman e Wonder Woman avevano pochissimi legami con la scienza. Dopo la guerra, però, assistiamo alla nascita di supereroi fortemente legati all’ambito scientifico, come Mr. Fantastic, Hulk e Iron Man. Questi personaggi riflettono una società che vede la scienza non solo come fonte di conoscenza, ma anche di potere e progresso tecnologico.
Un elemento centrale del libro è la riscoperta di Doctor Newtron, un supereroe-scienziato creato durante la Golden Age che non però ebbe grande successo. Bressanini, nel suo libro, ripropone alcune delle sue storie, offrendoci uno spaccato del rapporto tra scienza e fumetti.
“Doctor Newtron, la scienza nel fumetto” si inserisce a pieno titolo nel filone delle opere che esplorano la scienza attraverso la cultura pop, come “La fisica dei supereroi” di James Kakalios e “The Science of Supervillains” di Lois Gresh e Robert Weinberg. Tuttavia, Bressanini si distingue per il suo approccio unico: non si limita a fornire l’analisi, ma ci racconta storie che ci fanno rivivere l’emozione della scoperta. È come se ci trovassimo seduti accanto a lui, mentre sfoglia vecchie riviste e ci svela i segreti nascosti dietro le tavole dei fumetti.
L’interazione tra scienza e fumetti è bidirezionale: non solo la scienza ha influenzato il fantastico mondo dei fumetti, ma questi ultimi hanno anche plasmato la percezione pubblica della scienza. L’esperienza personale dell’autore come scienziato e appassionato di fumetti arricchisce ulteriormente il racconto, rendendolo una lettura avvincente e persino illuminante per chiunque sia interessato alla scienza e ai fumetti.
“Doctor Newtron, la scienza nel fumetto” è un libro che intrattiene, informa e ci avvicina alla scienza attraverso l’universo colorato e fantastico della illustrazione animata.
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