La magia ha inizio nell’alta atmosfera, quando una quantità piccolissima di vapore acqueo congela su una particella di polvere o un grano di polline, il nucleo iniziale del fiocco di neve. Man mano che questo nucleo si muove attraverso l’aria, cattura altre goccioline d’acqua, che congelano lentamente facendo crescere il cristallo.
Le molecole di acqua, formate da un atomo di ossigeno e due atomi di idrogeno, si dispongono nel ghiaccio seguendo una struttura reticolare esagonale, comune a tutti i cristalli di neve, a parte qualche eccezione: con condizioni ambientali diverse si formano forme cristalline differenti e ogni fiocco appare diverso dall’altro.
Per questo si dice che non esistano due fiocchi di neve identici!
Occhio però, perché anche sulla neve circolano false informazioni, tanto assurde da far rabbrividire anche i pupazzi di neve! C’è chi sostiene che la neve non sia più la stessa e sia diventata improvvisamente “chimica”: non si scioglie, si carbonizza, non è fatta da acqua ma da chissà quale composto chimico. A riprova di questa strampalata teoria girano in rete alcuni video, i cui protagonisti tentano di sciogliere la neve con un accendino, senza riuscirci. E subito gridano al complotto!
In realtà esiste una spiegazione molto semplice per questo fenomeno: quando avviciniamo la fiamma alla neve, quest’ultima non si scioglie, ma si sublima, andando direttamente allo stato gassoso; il colore nero dipende dal fatto che il carburante nell’accendino non finisce di bruciare completamente e i resti rimangono nella neve.
Se facessimo lo stesso esperimento con un blocco di ghiaccio anche quello diventerebbe nero.
Nessun timore quindi, la neve è sempre neve!
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