Ma il mare è prima di tutto una risorsa che deve essere rispettata e protetta.
Per questo l’Unione europea, nella marcia verso un futuro sempre più green, ha stabilito obiettivi che prevedono una riduzione del 60% delle emissioni di gas serra entro il 2050.
Anche le navi che solcano le acque dei nostri mari devono impegnarsi per raggiungere questo traguardo. Come?
Scegliendo, ad esempio, carburanti a basso impatto ambientale, come il GNL (Gas Naturale Liquefatto, costituito principalmente da metano), che rappresenta un’ottima alternativa ai carburanti tradizionali, perché consente di migliorare la qualità dell’aria e proteggere l’ambiente, eliminando quasi totalmente le emissioni di ossidi di zolfo e di particolato e riducendo significativamente anche le emissioni di ossidi di azoto e di CO2.
Anche le compagnie che operano nel settore croceristico hanno assunto da tempo l’impegno di ridurre al minimo l’impatto ambientale delle navi quando sono in porto e in navigazione, grazie a piani di espansione dell’alimentazione a GNL nel rinnovo delle proprie flotte.
Le potenzialità del GNL non si limitano al settore marittimo, ma sono già ampiamente espresse nel trasporto pesante, dove la flotta di camion alimentati con questo carburante cresce a ritmi elevatissimi, così come la rete delle stazioni di servizio; i gas liquefatti (GNL e GPL) possono essere utilizzati anche in ambito industriale e commerciale, come fonte di calore ed energia nelle zone non raggiunte dalla rete del metano o per alimentare le reti isolate.
I gas liquefatti sono una risorsa preziosa amica dell’ambiente, una valida alleata nel cammino verso un pianeta sempre più sostenibile.
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