Conservanti, coloranti, antiossidanti sono solo alcuni dei tanti ingredienti specialistici che vengono aggiunti agli alimenti che mangiamo quotidianamente. Questi ingredienti non alterano in nessun modo i il valore nutritivo di un alimento: anzi, sono necessari per garantirne la salubrità perchè ne permettono una corretta conservazione.
È il caso, ad esempio, dei nitriti e nitrati aggiunti agli insaccati per evitare la crescita di batteri, tra i quali il pericoloso botulino, che, se presente, può causare gravissime intossicazioni.
Grazie ai conservanti, poi, si evitano sprechi alimentari, perchè il, cibo viene così protetto dal naturale deterioramento provocato dai microrganismi e dall’esposizione all’aria o al calore.
E veniamo al ‘troppo’: come per tutti gli altri prodotti della filiera agro alimentare (fertilizzanti, agrofarmaci, biotecnologie, farmaci animali, etc.) anche per i conservanti esiste una normativa europea molto severa e precisa che determina quantità e qualità di questo tipo di ingredienti, con soglie estremamente cautelative per la nostra salute.
Perciò niente paura: tutti i prodotti alimentari autorizzati al commercio sono sicuri e lo sono anche di più grazie alle preziose sostanze chimiche che contengono.
Per fare chiarezza, anche l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’organo del Servizio Sanitario Nazionale che si occupa di ricerca, controllo, documentazione e altri aspetti legati alla salute pubblica, ha messo a punto un elenco di “bufale e falsi miti” legati all’alimentazione che circolano sul web .
Del resto, secondo il Censis, il 33% degli italiani cerca informazioni mediche e scientifiche sulla rete, incappando in articoli fuorvianti e spesso totalmente falsi in tema di alimentazione.
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