Che fare? Ancora una volta ci pensano i chimici!
Prima di arricciare il naso leggete qua: la sostanza aromatizzante che caratterizza il gusto del tartufo bianco (Tuber magnatum Pico) è il 2,4-ditiapentano, detto anche bis(metiltio)metano; è presente naturalmente solo nel tartufo bianco ed è il principale responsabile del suo tipico aroma.
Questo composto chimico può essere ottenuto direttamente dai tartufi con metodi fisici oppure può essere ottenuto per sintesi chimica.
Si può controllare la provenienza leggendo l’etichetta: la sua presenza negli alimenti deve essere indicata sulla confezione dei prodotti ‘tartufati’, secondo le prescrizioni del Regolamento UE 1169/2011, come “aroma” se prodotto per sintesi, oppure come “aroma naturale” se derivato con mezzi fisici dalla matrice naturale.
Si tratta, in entrambi i casi, di sostanze di comprovata sicurezza, comunque difficili da differenziare all’olfatto ma facilissime da distinguere guardando il prezzo sulla confezione!
Il prodotto di sintesi è ovviamente più abbordabile ed è un ottimo succedaneo per chi vuole cavarsi la voglia di un buon piatto di tagliolini al caratteristico aroma di tartufo, senza sacrificare il portafogli.
Provare per credere!