Prendiamo ad esempio l’aceto, che per la pulizia della casa si dice sia utile come ammorbidente per il bucato, in quanto capace di contrastare la durezza dell’acqua.
E’ davvero così? In realtà no, perchè la ruvidità dei capi è data sostanzialmente dal danneggiamento per usura delle fibre.
Per rimediare a questo problema è dunque necessario servirsi di prodotti specifici per i tessuti, che, agendo come un impacco ammorbidente fa con i capelli, permettono alle fibre di scorrere meglio fra di loro.
L’aceto non è nemmeno utilizzabile come sgrassatore perché non solubilizza i grassi. Lo si vede benissimo quando si condisce l’insalata: olio e aceto, non si miscelano e si separano immediatamente quando proviamo ad mescolarli.
Se usando l’aceto le vostre stoviglie saranno pulite sarà solo per merito vostro, ovvero grazie all’azione meccanica di sfregamento, e non per un’azione chimica dell’aceto.
L’aceto in quanto acido è un anticalcare leggero, ma per incrostazioni importanti è necessario utilizzare un prodotto specifico efficace grazie alla sua maggiore viscosità e all’azione penetrante dei tensioattivi.
Oltretutto, l’aceto non è un battericida: anzi, esso stesso è il prodotto di una fermentazione batterica!
Per saperne di più: Puliti&Felici