Da dove viene il caratteristico colore verde che tinge le foglie degli alberi?
Al centro di tutto c’è la clorofilla, che permette agli alberi di catturare l’energia della luce grazie alla fotosintesi. Quando l’autunno avanza, le giornate si accorciano e le temperature calano: negli alberi decidui (ovvero le piante che stagionalmente perdono le foglie) la produzione di clorofilla diminuisce, e il verde lascia il posto ai toni caldi dei carotenoidi e degli antociani, svelando una tavolozza di colori che sembra quasi un dipinto, composto poco prima che le foglie cadano.
Le conifere, invece, compiono un altro percorso in prossimità dell’inverno. Mantenendo i loro aghi, riescono a conservare nutrienti preziosi (azoto, potassio, fosforo, calcio e magnesio) in ambienti spesso poveri di risorse. Gli aghi verdi permettono di continuare a produrre energia, anche se in piccole quantità, grazie alla fotosintesi.
Il segreto della loro resistenza non finisce qui. Gli aghi sono rivestiti da cutina, un poliestere ceroso che riduce la perdita d’acqua. Quando le temperature scendono, l’acqua migra fuori dalle cellule e, in alcune specie, forma un vetro ghiacciato che impedisce agli aghi di congelare, limitando i danni! Per proteggersi ulteriormente dal gelo, gli alberi sempreverdi utilizzano il loro personale antigelo chimico: zuccheri, come il glucosio, concentrati nelle cellule abbassano il punto di congelamento dell’acqua, mentre le proteine antigelo vincolano i cristalli di ghiaccio, costringendoli a crescere in forme esagonali innocue, anziché le strutture aghiformi che danneggerebbero le cellule.
Non mancano poi i regolatori biologici: calcio, etilene e acido jasmonico modulano l’attività antigelo delle piante, garantendo che la meraviglia della vita continui anche quando il freddo morde.
Sarebbe bello poter avere una capacità simile con questo freddo!
In questo periodo dell’anno, tra luci soffuse e primi fiocchi di neve, la chimica degli alberi ci regala uno spettacolo silenzioso ma straordinario: una danza di pigmenti e molecole che trasforma il bosco in un regno incantato, ricordandoci che, anche nella fredda quiete dell’inverno, la vita continua a sorprendere.
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