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Chimica zoom

Gli agrofarmaci: proteggere le piante per garantire il futuro dell’agricoltura

20 Ottobre 2025

Come noi, anche le piante si ammalano. Funghi, insetti e infestanti minacciano la loro vita e, con essa, il nostro cibo. Oggi, questi rischi sono amplificati dai cambiamenti climatici: temperature estreme, siccità e piogge intense portano con sé nuove malattie e parassiti, rendendo le colture ancora più vulnerabili. Gli agrofarmaci sono le loro “medicine”: strumenti indispensabili che curano i campi e proteggono il raccolto, garantendo ogni giorno ciò che troviamo sulle nostre tavole. È grazie al corretto impiego di questi prodotti che è stato possibile incrementare la produttività e l’efficienza agricola, ottenendo raccolti più abbondanti e alimenti sicuri e di maggiore qualità.


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Gli agrofarmaci: proteggere le piante per garantire il futuro dell’agricoltura





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GLI AGROFARMACI: ALLEATI DELLA PRODUZIONE AGRICOLA

Gli agrofarmaci, o prodotti fitosanitari, sono sostanze di origine chimica o biologica impiegate per la protezione delle piante, della frutta e della verdura da parassiti, malattie e malerbe o per favorire il corretto svolgimento dei loro processi vitali.
Il ruolo degli agrofarmaci, inoltre, è fondamentale per l’igiene alimentare: il loro utilizzo permette di evitare le contaminazioni da parte di ratti, topi, mosche o altri insetti o malattie anche dopo la raccolta.





UNA DIFESA MIRATA

Non sono tutti uguali: esistono diversi tipi di agrofarmaci, ciascuno pensato per risolvere problemi specifici delle piante. I fungicidi servono a proteggere le piante dai funghi, mentre gli insetticidi e gli acaricidi tengono lontani insetti e acari. Funghi, insetti e acari possono compromettere resa e qualità delle colture, per questo è fondamentale gestirli in modo mirato, limitando sia i danni diretti sia la loro diffusione. Gli erbicidi, invece, eliminano le erbe infestanti, riducendo così la competizione tra le piante. Infine, i fitoregolatori aiutano le piante a crescere meglio e in modo più equilibrato. Senza di essi, il rischio di un sensibile abbattimento della produzione agricola è reale, a causa delle diverse malattie che possono attaccare le colture, con tutta una serie di conseguenze sulla salute dell’uomo, degli animali e sull’andamento dell’economia.

 



EFFICIENZA SOSTENIBILE

L’Italia ha ottimizzato ancora di più l’uso degli agrofarmaci, riducendolo del 14% negli ultimi dieci anni, dimostrando così un approccio sempre più tecnologicamente avanzato nella gestione delle coltivazioni. Questo risultato è stato reso possibile grazie all’impiego di nuove molecole studiate per garantire efficacia e sicurezza, tecnologie di distribuzione più precise e a un uso combinato di diversi strumenti tecnici che permettono di massimizzare i benefici. Il settore agricolo italiano si conferma quindi un punto di riferimento per l’innovazione, grazie a un costante investimento in Ricerca e Sviluppo che nel 2023 ha superato i 30 milioni di euro. Le aziende del comparto, infatti, destinano in media circa il 3% del loro fatturato proprio all’innovazione, consolidando così il ruolo dell’Italia come paese all’avanguardia nel campo agricolo. Questo equilibrio tra tecnologia avanzata e sostenibilità permette all’agricoltura italiana di crescere in modo responsabile, garantendo prodotti di qualità e contribuendo attivamente alla tutela del territorio, in piena armonia con gli obiettivi europei di sviluppo sostenibile e rispetto delle normative ambientali.