Facciamo un esperimento: prendete il vostro shampoo e provate a leggere l’etichetta. Quanti ingredienti conoscete tra quelli presenti? Sapete qual è la loro funzione? Conservanti, basi emollienti, profumi e aromi… sull’etichetta viene riportata (per legge) la lista completa degli ingredienti presenti in un cosmetico, preceduta dalla parola “ingredienti” o “ingredients”, elencati secondo l’ordine decrescente di peso al momento dell’incorporazione.
Tutto ciò che leggiamo sull’etichetta di un prodotto rispetto alla sua formulazione è necessario e ha una sua precisa funzione.
Partiamo dagli additivi.
Perché sono necessari? Per garantire la conservabilità e la sicurezza del cosmetico e migliorarne la qualità, la tecnica di preparazione e l’aspetto.
E i conservanti invece?
Sono sostanze naturali o di sintesi che, aggiunte alla formulazione dei cosmetici, svolgono una funzione conservante e battericida che rende il prodotto sicuro dal punto di vista microbiologico durante tutto il suo periodo di utilizzo.
Se i cosmetici non contenessero conservanti, rimarrebbero inalterati per pochi giorni al massimo dopo l’apertura: batteri, muffe e funghi prenderebbero presto il sopravvento. Un cosmetico alterato può provocare irritazioni, infiammazioni, infezioni della pelle che possono mettere a rischio la nostra salute e l’utilizzo dei conservanti serve proprio per evitarlo. Se i conservanti sono indispensabili per i cosmetici formulati su base acquosa, quelli monodose, gli aerosol e quelli con pH estremi invece non ne hanno bisogno.
A cosa servono gli antiossidanti?
La loro funzione è quella di inibire le reazioni di ossidazione scatenate dall’ossigeno e quindi di prevenire i componenti della formula dall’irrancidimento e dall’ossidazione in genere. Gli antiossidanti agiscono sulla formulazione del prodotto, ma alcuni di questi possono anche esercitare un’azione antiossidante sulla cute.
Di recente è molto in voga l’uso di sostanze antiossidanti naturali, non tanto per preservare la formulazione, quanto per prevenire la formazione dei radicali liberi. Tra i composti che destano più interesse ci sono i fenoli e polifenoli (ad esempio il resveratrolo del vino), raccomandati per prevenire l’invecchiamento cutaneo e il fotoinvecchiamento.
E i chelanti?
Sono sostanze in grado di legare gli ioni metallici formando complessi stabili solubili in acqua e servono sostanzialmente per potenziare l’azione antimicrobica dei conservanti. Grazie all’azione dei chelanti, gli ioni metallici non sono più quindi disponibili per reazioni indesiderate, che possono influire negativamente sulla stabilità e la sicurezza del cosmetico.
Perché si utilizzano profumi e aromi nei cosmetici?
Innanzitutto per migliorarne il profilo sensoriale, renderne più piacevole l’applicazione, e, nel caso dei profumi veri e propri, costituirne l’elemento principale. I profumi vengono utilizzati per tutti i prodotti cosmetici ad esclusione di quelli destinati ad essere applicati sulle labbra (rossetti, gloss) o nel cavo orale (dentifrici e colluttori), dove invece si impiegano gli aromi.
I profumi e gli aromi sono miscele complesse costituite da molti ingredienti che, per poter essere utilizzate, vengono sottoposte a rigidi controlli secondo protocolli internazionali. Alcuni soggetti possono manifestare fenomeni allergici nei confronti di alcuni ingredienti dei profumi: per questo la presenza a concentrazioni significative di tali sostanze viene segnalata in etichetta.
Gli aromi invece, data la loro particolare sede di applicazione e modalità applicative, sono sottoposti alla disciplina cui devono sottostare i prodotti alimentari.
Emulsionanti: qual è la loro funzione?
Gli emulsionanti sono una categoria di materie prime fondamentali per ottenere stabili emulsioni di ingredienti incompatibili tra loro, ad esempio oli emollienti e acqua. Hanno un’azione fondamentale per ottenere un prodotto di facile applicazione e piacevole al contatto con la cute; consentono di avere in un unico cosmetico sia benefici legati alla fase oleosa come il potere emolliente, sia benefici legati alla fase acquosa come la presenza di principi attivi, infatti molti di questi non sono solubili in olio ma bensì in acqua o in altri solventi incompatibili con gli oli.
E le basi emollienti?
Le basi emollienti spesso rappresentano una percentuale in peso elevata nel prodotto e lo caratterizzano nelle sue proprietà sensoriali. Le basi emollienti “ammorbidiscono” la pelle, rendendola liscia, morbida ed elastica. Sono spesso in grado di ripristinare la funzione barriera, quando è alterata a causa di diversi processi patologici.
Alcune di queste basi rappresentano gli idratanti più classici, cioè quelli che formano un film continuo ed antitraspirante sulla pelle, come per esempio alcuni derivati degli idrocarburi (olio minerale, vaselina). L’azione filmogena previene la perspiratio insensibilis consentendo quindi all’acqua di rimanere nello strato corneo e migliorando lo stato di idratazione.
Caratteristiche sebo-simili sono offerte dai trigliceridi, di cui gli oli vegetali sono principalmente composti. Gli oli vegetali (miscela di trigliceridi di acidi grassi di natura diversa) sono ingredienti cosmetici molto preziosi perché, oltre a conferire emollienza alla pelle, possono apportare sostanze particolarmente benefiche.
Nella terza ed ultima puntata dedicata ai cosmetici parleremo della loro funzione sociale, spesso sottovalutata. Da non perdere!