In un’epoca in cui la disinformazione corre più veloce della conoscenza, fermarsi a riflettere – con ironia, ma anche con rigore – è un atto quasi rivoluzionario. “Non è mai morto nessuno” non è solo un titolo provocatorio: è una lente filosofica sul nostro rapporto con la verità, con l’autorità della scienza e con le storie che ci raccontiamo, magari per sentirci al sicuro.
Alessandro Mustazzolu, microbiologo e divulgatore dalla penna brillante, ci guida in un viaggio tra credenze popolari e bufale, sulla microbiologia “come (non) ce l’ha raccontata la nonna”. Il tutto condito con una generosa dose di empatia, esempi reali e solide basi scientifiche. La prefazione, a cura di Barbascura X, contribuisce a questa indimenticabile lettura grazie al suo stile unico: tagliente, ironico e coloritissimo.
Immaginate di essere a cena con il classico zio ultraesperto di tutto, che pensa che le cross-contaminazioni o la salmonella siano sciocchezze moderne. Bene. Questo libro è un fedele compagno che vi terrà la mano mentre sfaterete questi e tanti altri falsi miti, con pazienza e precisione.
Non ci si annoia mai: ogni capitolo ospita l’esperienza di un protagonista grazie al quale viene introdotta una tematica. Si passa da Federica, che finalmente riesce a dire a sua suocera che il pollo non si lava prima di cucinarlo, o da Agnese, che litiga con la madre perché fa assaggiare l’impasto crudo ai nipotini, perché, tanto “non è mai morto nessuno”. Insomma, a volte si ride, a volte si empatizza con i personaggi, ma soprattutto si riflette. Questo libro tratta di microbiologia, e ci parla molto da vicino: Mustazzolu riesce a trasformare la scienza in qualcosa di comprensibile, che ci riguarda davvero, senza rinunciare al rigore.
Il titolo, poi, è perfetto: dietro quel “non è mai morto nessuno” – tipico mantra italiano – si cela proprio l’ironia del libro: spesso facciamo le cose “a sentimento” e ci illudiamo che basti la tradizione a proteggerci dai batteri. Spoiler: non è così!
Un libro che dovrebbero leggere tutti: genitori, nonni, amici ansiosi e anche chi pensa che la conserva della nonna “non sia poi così pericolosa”. Perché, alla fine, la scienza non è solo qualcosa da studiare: è un modo per guardare il mondo con occhi più lucidi, attenti e consapevoli.
Consigliato a chi ama la scienza, a chi vuole smontare miti in famiglia con stile, a chi è convinto che mangiare l’impasto crudo della torta non sia affatto una pratica rischiosa.
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Mustazzolu, A. – Non è mai morto nessuno, Edizioni Gribaudo (2024)