Per risalire alle origini di questo elemento è necessario “rispolverare” i libri di storia antica: lo zolfo, infatti, era già conosciuto da Omero, che lo citò nell’Odissea.
A loro volta, i Romani adoperavano ampiamente questo non metallo, distinguendo quello che poteva essere utilizzato così come si trovava e quello che doveva essere estratto dal minerale roccioso.
Nell’antichità fu impiegato in cerimonie di purificazione, per cacciare insetti dai fiori e dalle colture, ma servì anche per accendere le torce e i fuochi, oppure sbiancare la lana.
In seguito, tra il IX e il X secolo, i cinesi tramite lo zolfo produssero la Polvere Nera o Polvere Pirica, un particolare tipo di polvere da sparo, impiegata in ambiti bellici come propellente per armi da fuoco.
Lo zolfo è noto oggi come il “minerale della bellezza”, perché aiuta a mantenere in salute non solo unghie e capelli, ma anche la pelle. E’ infatti un importante componente della cheratina che conferisce struttura, forza e resistenza a pelle, unghie e capelli.
Come fare dunque per assicurarcene il giusto apporto? Uno degli alimenti più ricchi in assoluto di questo minerale è il tuorlo d’uovo, ma anche verza, cavolini di Bruxelles e rape ne contengono in quantità. In misura inferiore si trova anche nella frutta secca e nella lattuga, oltre che in tutti i cibi ricchi di proteine.
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