Quando mescoliamo aceto (una soluzione acquosa di acido acetico) e bicarbonato di sodio (una base debole) avviene una reazione chimica che produce anidride carbonica, acqua e acetato di sodio. È per questo che vediamo le famose “bolle” che sembrano indicare un’azione potente.
Ma è solo una reazione temporanea e superficiale, che lascia dietro di sé una miscela neutra, priva di proprietà detergenti. Quindi, contrariamente a quanto si pensa, non stiamo pulendo davvero nulla: stiamo solo assistendo a un piccolo spettacolo chimico. La patina di grasso resta, le macchie non si sciolgono e i batteri non vengono eliminati.
Questo non significa che aceto e bicarbonato siano inutili. Se usati separatamente, possono dare alcuni risultati. L’aceto, ad esempio, ha una lieve azione anticalcare, utile su rubinetti o bollitori. Ma non scioglie i grassi e non è un disinfettante, come spesso si crede. Il bicarbonato, dal canto suo, è un abrasivo delicato, utile per strofinare alcune superfici. Ma può creare residui se combinato con altri detergenti “fai da te”, come il sapone di Marsiglia, soprattutto in lavatrice.
Il problema più grande, però, è l’idea che mescolare prodotti “naturali” sia sempre sicuro ed efficace: non è così. Anzi, le reazioni chimiche possono creare sostanze inutili o addirittura dannose.
In generale, mescolare prodotti diversi senza conoscere la loro composizione chimica può ridurne l’efficacia o creare composti pericolosi.
Pulire in modo ecologico è possibile, certo, ma serve informarsi e usare i prodotti giusti nel modo corretto. La natura è un’alleata, non un laboratorio da improvvisare. Quindi la prossima volta che sentite qualcuno raccomandarvi strani mix come aceto e bicarbonato… non fatevi ingannare dalle bolle!
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