Falsi miti

Chimica di tutti i giorni

“Carne in tavola? E’ piena di antibiotici!”

18 novembre 2019

Lo abbiamo sentito ripetere molto spesso: la carne che arriva sulla nostra tavola è “piena di antibiotici”, e mangiarla è rischioso per la nostra salute.

Sotto accusa è il presunto abuso di antibiotici negli allevamenti animali.
L’idea è che, inconsapevolmente, attraverso il cibo che mangiamo, assumiamo così tanti antibiotici che ormai hanno perso la loro efficacia contro i super batteri.


3 min






Falsi miti

Chimica di tutti i giorni

“Carne in tavola? E’ piena di antibiotici!”

18 novembre 2019


Lo abbiamo sentito ripetere molto spesso: la carne che arriva sulla nostra tavola è “piena di antibiotici”, e mangiarla è rischioso per la nostra salute.

Sotto accusa è il presunto abuso di antibiotici negli allevamenti animali.
L’idea è che, inconsapevolmente, attraverso il cibo che mangiamo, assumiamo così tanti antibiotici che ormai hanno perso la loro efficacia contro i super batteri.


3 min
TEMI

alimentazione
qualità della vita
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Regole ben definite

Ma davvero quindi la bistecca è “condita” con gli antibiotici? Assolutamente no!
Si tratta di un vero e proprio falso mito.
L’uso di antibiotici negli allevamenti segue regole ben definite.
Gli animali, così come gli uomini, si possano ammalare, e per questo vanno curati, ma è solo dopo un’attenta diagnosi che il medico veterinario prescrive il farmaco specifico in base alla specie a cui è rivolta la cura.

L’antibiotico viene dato agli animali solo se strettamente necessario.
Una volta terminata la terapia, deve essere rispettato un tempo necessario al corretto smaltimento della molecola, periodo in cui l’animale non può essere macellato. Il tempo di sospensione (o tempo di attesa), viene stabilito da studi farmaco-tossicologici approfonditi.

One health

Le Istituzioni hanno da tempo predisposto serie attività di monitoraggio e per la sensibilizzazione verso un corretto uso degli antibiotici e della gestione manageriale degli allevamenti.

E i primi risultati si sono già registrati: negli ultimi anni il consumo di antibiotici negli animali è calato del 32%, grazie anche all’aumento della profilassi vaccinale. Da aprile 2019 inoltre sono stati introdotti in Italia un sistema per la tracciabilità del farmaco veterinario e la ricetta elettronica veterinaria, validi strumenti per monitorare il reale consumo del farmaco. La pratica dell’uso degli antibiotici come promotori di crescita, poi, è vietata ormai dal 2006.
La salute animale e la salute dell’uomo sono strettamente collegate tra loro.
One Health, una Sola Salute: più gli animali sono sani, maggiore è il benessere per le persone e minore è lo spreco di risorse per il pianeta.

Per saperne di più

Per approfondire questo argomento e fare ulteriore chiarezza sull’argomento visitate i seguenti siti:

http://www.salute.gov.it/portale/p5_1_2.jsp?lingua=italiano&id=219

http://www.seiverita.it/verita04.php

https://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/le-storie/2018/10/29/news/farmaci_animali_ricetta_elettronica_l_italia_fa_da_apripista_in_europa-210287665/

https://aisa.federchimica.it/docs/default-source/comunicati-stampa/comunicato-stampa—25-10-18.pdf?sfvrsn=ede876da_2

Gli alimenti industriali sono spesso considerati meno salutari rispetto a quelli “naturali”. “Meglio il salame del mio contadino” dicono … Ma ne siete proprio sicuri?