La chimica è...

Bell’elemento

Il pugnale “spaziale” di Tutankhamon

8 luglio 2019

Prosegue la nostra rubrica #bellelemento: aneddoti, storie, curiosità…ma sempre Fatti, non fake!

Non solo i suoi inestimabili tesori, ma anche le armi di Tutankhamon erano straordinarie! Il pugnale, ritrovato nel 1925 nel sarcofago del faraone bambino vissuto nel XIV secolo a.C., è, infatti, composto da ferro con una importante percentuale di nichel, caratteristiche tali da farne un’arma formidabile in quel periodo, alla fine dell’Età del Bronzo.


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La chimica è...

Il pugnale “spaziale” di Tutankhamon





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Un pugnale extraterrestre?

Per decenni gli archeologi hanno sospettato che potesse essere stato prodotto utilizzando materiali meteorici: nell’Antico Egitto infatti, il ferro era un materiale più raro dell’oro, poco conosciuto e utilizzato.

L’eccezionalità di quest’arma è stata confermata dall’analisi chimica di un team di scienziati che nel 2016 ha scoperto che la lama contiene nichel (10%) e cobalto (0,6%) in concentrazioni proprie delle meteoriti metalliche. Analizzando poi i database di meteoriti scoperti sul nostro pianeta, i ricercatori hanno avuto la conferma che i livelli delle sostanze indicano una probabile origine extraterrestre per il ferro utilizzato.

Il nichel e i meteoriti

È il nichel, in particolare, a suggerire la risposta, perché è quasi del tutto assente negli oggetti di ferro fuso. L’elemento n. 28 della Tavola periodica si trova come costituente nella maggior parte dei meteoriti e spesso serve come uno dei criteri per distinguere un meteorite da altri minerali.

Per questo si pensò subito ad un falso: nessuno avrebbe mai potuto immaginare che il pugnale di un faraone potesse esser stato forgiato da un meteorite caduto dal cielo!

Sulla storia del pugnale di Tutankhamon: onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/maps.12664

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